CIA Basilicata chiede un piano di contrasto per i cinghiali e la nomina di un assessore regionale all'agricoltura: "il settore merita rispetto e azioni concrete" (continua la lettura)
Il progetto ha coinvolto l'Università di Bari, la CIA Agricoltori Italiani di Puglia e 11 tra produttori cerealicoli, pastifici e panifici pugliesi. (continua la lettura)
La quotazione del grano duro italiano alla Borsa Merci di Foggia e di Bari ha subito un crollo drammatico negli ultimi mesi, con una perdita di valore di oltre 130 euro a tonnellata. Questo ha causato una forte esasperazione tra (continua la lettura)
"Azzerare completamente il pregresso attraverso il saldo e stralcio delle cartelle di pagamento degli ultimi anni" (continua la lettura)
"Un commissario straordinario presso la Presidenza del Consiglio, cabina di regia con le Regioni per riformare la legge sulla caccia, la Regione Basilicata approvi rapidamente il Piano straordinario per il contenimento della fauna selvatica (cinghiali) attraverso cattura e abbattimento" (continua la lettura)
Gli agricoltori di Foggia consegnano due documenti ai parlamentari del territorio: "tutelare il settore agricolo sul piano nazionale ed europeo" (continua la lettura)
Oltre 10mila visitatori nei giorni, 30, 31 Ottobre e 1 Novembre hanno apprezzato le produzioni tipiche locali autunnali, dai prodotti lattiero-caseari, ai salumi, ai prodotti del bosco, alla pasta fatta in casa direttamente sotto gli occhi dei turisti (continua la lettura)
Per la Cia-Agricoltori di Matera, analogamente a quanto accade in Puglia, siamo ad una situazione insostenibile caratterizzata da prezzi da fame riconosciuti ai produttori, costi di produzione insopportabili (continua la lettura)
Nel Foggiano bilancio negativo per la stagione del pomodoro. Nel 2022 sono stati prodotti 3 milioni di quintali in meno rispetto al 2021, conseguenza – secondo Cia Capitanata – delle scelte poco assennate sul prezzo del prodotto. (continua la lettura)
Pietro De Padova, presidente di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi): “Mancano adeguati studi di impatto, la Commissione Europea non ha considerato gli effetti sulle aziende” (continua la lettura)