Taglio parlamentari, anche alcuni lucani tra i senatori a sostegno del referendum popolare
Potrebbero esserci tempi più lunghi per l’entrata in vigore del taglio dei parlamentari se la legge dovesse essere sottoposta a referendum popolare confermativo. E sia alla Camera che in Senato due comitati stanno raccogliendo le firme necessarie. In prima fila De Bonis (gm), Pittella (Pd) e Moles (FI)
Tra il voto finale alla Camera che ha approvato il cosiddetto taglio dei parlamentari e l’effettiva riduzione degli scranni di Montecitorio e Palazzo Madama oltre alla riforma della legge elettorale, c’è di mezzo un referendum confermativo.
E se alla Camera, Roberto Giachetti di Italia Viva e Benedetto della Vedova di +Europa, annunciarono già nel giorno del voto l’intenzione di raccogliere le firme dei deputati, ieri anche un drappello bipartisan di senatori si è dato il compito di arrivare a 64 firme e raggiungere così la quota necessaria di un quinto degli eletti per chiedere la consultazione popolare.
L’iniziativa della raccolta firme è stata presentata dalla Fondazione Einaudi proprio a palazzo Madama e vede nel comitato promotore anche la presenza di alcuni senatori lucani, tra i quali spicca Gianni Pittella ma non solo, perchè tra i forzisti presenti in conferenza stampa, oltre al senatore Giuseppe Moles, coordinatore regionale lucano degli azzurri, tra i sostenitori del referendum ci sono anche alcuni ex 5Stelle, ora nel Gruppo Misto quali Gregorio De Falco, Paola Nugnes e Saverio De Bonis che già alla vigilia del voto aveva dichiarato la propria contrarietà perchè con la riforma diverse regioni “si ritroverebbero fortemente ridimensionate e ridotte alla quasi totale irrilevanza, specialmente al Senato”.