Arcelor Mittal, Cristello ricevuto dal ministro del Lavoro Orlando

Il caso Cristello arriva fino a Roma. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha ricevuto l’impiegato licenziato da ArcelorMittal dopo aver condiviso su Facebook un post ritenuto denigratorio, che invitava alla visione di una fiction sull’inquinamento di un’acciaieria. Con lui c’erano il coordinatore dell’Usb Taranto, Francesco Rizzo, e un gruppo di parlamentari. “Ci ha garantito il suo interessamento al problema – ha detto Cristello parlando con i giornalisti al termine dell’incontro – con la speranza che tutto si possa risolvere nel migliore dei modi tra me e l’azienda. Io rivoglio il mio posto di lavoro, voglio la revoca del licenziamento”. “Io – ha proseguito il lavoratore – non pretendo le scuse dell’azienda, così come l’azienda non le deve pretenderle da me. Io non ho sbagliato, io non ho detto niente di male”.

Il post, ha ribadito Cristello, “pubblicizzava una fiction che toccava temi che scaldano il cuore di migliaia di famiglie, non solo tarantine. Ho condiviso quel post perché abito a Taranto da 45 anni e so benissimo cosa ha vissuto la città. Non c’era comunque alcun riferimento ad ArcelorMittal e le analogie con la situazione tarantina riguardavano il passato”. Il coordinatore provinciale dell’Usb ha riferito di aver detto al ministro Orlando che “le motivazioni evidenziate da ArcelorMittal per il licenziamento di Cristello rappresentano un attacco ai diritti dei lavoratori. Se questo accade nel momento in cui c’è anche la partecipazione dello Stato nella compagine societaria il messaggio che passa è che in Italia non abbiamo più diritti”. “Il ministro – ha aggiunto il sindacalista – ci ha detto che parlerà con l’Amministratore delegato e che il progetto su Taranto si realizza con l’unità d’intenti di tutti gli attori coinvolti. La nuova governance, ha aggiunto Orlando, dovrà avviare un percorso di dialogo con la città e con i lavoratori”.