Piro e Leone tornano in Consiglio

Revocate le ultime due misure cautelari ancora in vigore dopo l’inchiesta sanità in Basilicata

Il consiglio regionale della Basilicata torna al completo, sono state infatti revocate le misure cautelari nei confronti dei consiglieri Piro e leone che tornano a partecipare alle sedute consiliari

Dopo mesi di incertezze, ombre e polemiche, torneranno a sedere tra gli scranni di viale Verrastro, Francesco Piro e Rocco Leone, i due consiglieri regionali coinvolti dall’inchiesta su politica e sanità, che lo scorso 9 ottobre aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 39 persone tra politici e amministratori locali.

L’ex forzista Piro, e il fratello d’Italia, Leone erano le ultime due persone ancora sottoposte a misure cautelari, dopo che il Tribunale del Riesame di Potenza aveva annullato quelle che erano state disposte nei confronti di altri indagati, tra cui il dimissionario assessore all’agricoltura, Franco Cupparo, dell’ex sindaca di Lagonegro, Maria Di Lasico e del Dg del San Carlo, Giuseppe Spera.

I difensori di Piro e Leone avevano rinunciato a presentare ricorso al tribunale delle libertà, preferendo depositare una nuova istanza al Gip del Tribunale del capoluogo di regione lucano, Antonello Amodeo, che ha ritenuto la posizione di Piro, “assimilabile” a quella di Di Lascio e Cupparo, escludendo, come per l’ex assessore di Francavilla, il pericolo di recidiva.

Inoltre continuano le motivazioni del Gip, per quel che riguarda la posizione di Piro, lo stesso magistrato ha tenuto conto del fatto che il Tribunale del Riesame ha riqualificato il reato ascritto al consigliere di Lagonegro – indagato con Di Lascio per delle presunte pressioni in occasione delle elezioni comunali e politiche – in corruzione elettorale, ipotesi che fa venir meno le esigenze cautelari.

Intanto tornerà a sedere in consiglio regionale anche Gino Giorgetti, il consigliere pentastellato melfitano, lo ricordiamo, dovette lasciare il posto in aula a Carmela Carlucci, che vinse il ricorso al Tar sul riconteggio dei voti delle ultime elezioni regionali del 24 marzo 2019. Esito ribaltato dal Consiglio di stato.