Sicurezza fermate Tpl in Basilicata: Filt Cgil considera azione legale
Il sindacato Filt Cgil sta valutando l’ipotesi di presentare una segnalazione alla Procura della Repubblica riguardo la sicurezza delle fermate del trasporto pubblico locale (Tpl) nei comuni lucani. Nonostante le continue segnalazioni degli autisti su tutta la rete stradale regionale, le istituzioni hanno mantenuto un preoccupante silenzio sulla questione.
Il problema è emerso a seguito di una segnalazione della Filt Cgil sulla statale 598 Fondo Valle dell’Agri, dove le fermate venivano effettuate sulle corsie di accelerazione della strada, di competenza dell’ANAS. L’ANAS ha confermato che su quella strada non vi erano autorizzazioni per le fermate, risultando quindi abusive. Di conseguenza, la Provincia, titolare del contratto di servizio con Cotrab, ha sospeso le fermate di Montemurro, Spinoso, Armento, Gallicchio, Brienza e Sasso di Castalda.
Nonostante un vertice in Prefettura, la questione sembra essere stata ignorata, limitandosi solo alla statale 598. Anche le richieste di convocazione a Prefetto di Potenza, Regione Basilicata e altri organi istituzionali sono rimaste inascoltate. Recentemente, è stata pubblicata l’avviso di gara per il TPL, che include un “database fermate” con molte fermate potenzialmente abusive, il che potrebbe ridurre i ricavi da traffico e squilibrare il piano economico finanziario a discapito delle casse della Regione.
Luigi Ditella, Segretario generale della Filt Cgil Basilicata, sottolinea l’importanza di affrontare il problema, ponendo la sicurezza al primo posto e garantendo il diritto alla mobilità. La Filt Cgil non si fermerà nell’esplorare tutte le vie legali a tutela della sicurezza e della legalità.