Mini eolico selvaggio. Regione Basilicata ricorrerà al Consiglio di Stato

“In merito alla sentenza del Tar ricorreremo al Consiglio di Stato. Continueremo a cercare soluzioni condivise con la comunità”. E’ la presa di posizione dell’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Pietrantuono, comunicata durante un incontro richiesto da alcune associazioni di cittadini impegnati contro il mini eolico selvaggio.

Una questione complessa – è emerso – soprattutto dal punto di vista amministrativo e legale. E di pochi giorni, infatti, la bocciatura sul provvedimento della Giunta regionale teso a tracciare le linee guida per gli impianti eolici da zero a 60 Kw. Un atto che lo stesso assessore aveva definito importante per intervenire su un tema delicato e molto sentito dai territori, in prima fila, le contrade che circondano la città di Potenza.

“Innegabilmente la sentenza del Tar ci ha spiazzato – ha commentato Pietrantuono – una motivazione che oggettivamente non capisco”. Venerdì il governo lucano si riunirà per provare “ad individuare – ha proseguito – tutti gli elementi utili ad irrobustire le linee guida agganciandole, tra l’altro, alle previsioni del Piano Paesaggistico che approveremo entro il mese di settembre, in uno con la rivisitazione delle stesse procedure autorizzative”. Sul tema, la Regione sconta ritardi rispetto al tre parti d’Italia di circa 7 – 8 anni, in più, una normativa nazionale particolarmente complessa.

Confermata, inoltre, la linea dell’intesa con amministrazioni locali e comitati di cittadini per definire gli ulteriori strumenti “che possano venirci in aiuto – ha rincarato il responsabile del Dipartimento Ambiente – a partire dalla definizione di un calendario di azioni di monitoraggio acustico ed elettromagnetico, attraverso i quali i tecnici dell’Arpab saranno chiamati a fornirci una visione completa della situazione attuale”.

Presenti all’incontro, il consigliere e presidente della III Commissione, Robortella, ha elencato le audizioni effettuate, mentre l’assessore comunale all’Edilizia di Potenza, Pergola, ha parlato dell’urgenza di azioni condivise perché “il peggio potrebbe ancora venire”.