Duro giudizio della Commissione su Arpab e Regione Basilicata: in quasi un decennio “enormi responsabilità”

“Arpab è un problema serio a cui si deve porre rimedio in tempi rapidi. Ci sono stati prospettati degli interventi da parte dalla Regione ma ci si muove palesemente in ritardo”.

Batte molto sul monitoraggio ambientale e sul controllo pubblico l’onorevole Alessandro Bratti, Presidente della Commissione bicamerale sulle ecomafie che, al termine della tre giorni in Basilicata per raccogliere informazioni circa il filone d’inchiesta che riguarda il presunto smaltimento illecito dei rifiuti, ha fatto il punto oggi in una conferenza stampa presso la Prefettura di Potenza.

“Il lavoro non è finito – ha detto – e si dovranno fare ulteriori approfondimenti tenendo presente l’attività giudiziaria in essere”.

Intanto, gli otto componenti della Commissione in questi giorni hanno ascoltato la Procura della Repubblica, il Direttore di Arpa, il presidente della Regione e il gruppo Eni.

Hanno ancora visitato il Cova di Viggiano e Tecnoparco, i cui dirigenti saranno auditi a Roma. E rispetto all’impianto della Valbasento, sulle colonne della Gazzetta di oggi, Bratti dichiarava “La visita è andata bene. Abbiamo visto un impianto di depurazione che ci è sembrato molto interessante dal punto di vista industriale che funziona e svolge il suo lavoro: Tecnoparco è la parte terminale della filiera del petrolio. Attualmente l’impianto è nella disponibilità dell’azienda. La procura sospetta un traffico illecito? Tra la teoria e la pratica c’è una differenza: questo è un impianto che non ha problemi in sé, ma che non può essere usato per depurare quel rifiuto sottoposto ad indagine. Escluso quel rifiuto, dunque l’impianto funziona”.

Per tornare a quanto esposto in conferenza stampa, in merito al presunto smaltimento illecito di rifiuti da parte di Eni, Bratti ha detto: “e’ una cosa complicatissima dal momento che emergono due posizioni contrastanti. Ma le intercettazioni corroborano la tesi dei pm” Infine, “il rischio – ha aggiunto Bratti – è che i tempi siano lunghi”, esprimendo a tal proposito le preoccupazioni sul versante occupazionale “Non si può chiudere quell’impianto – ha detto il Presidente della Commissione – Sarebbe una follia. Anche da parte della Procura ci vorrebbe uno sforzo di fantasia”

Intanto, la Commissione bicamerale predisporrà una relazione da sottoporre al Parlamento e continuerà a lavorare per un disegno di legge di riforma della Arpa in attesa di tornare ancora una volta in Basilicata.