Basilicata, lunghe file e disagi CUP per le prenotazioni sanitarie: monta la protesta
Sono giorni difficili sul territorio regionale lucano per tutti gli utenti che necessitano di prenotazioni sanitarie. Immagini eloquenti che parlano da sole sono quelle relative agli assembramenti presso il San Carlo di Potenza e Madonna delle Grazie a Matera dovuti ad ore ed ore di attesa (anche cinque) con disservizi, lunghe file ed interruzioni frequenti nelle operazioni di sportello.
Dall’esordio del nuovo sistema informatico così testualmente denominato “AMICO CUP”, gli utenti continuano a fare i conti con i disagi. Sarebbe stato testato solo sabato scorso, benché la sua genesi fosse nota da tempo, ed entrato in applicazione da lunedì 7 marzo.
Tutte le tipologie di interventi ne hanno sin da subito pesantemente risentito: dalle prenotazioni delle visite, al pagamento di ticket di esami effettuati alla richiesta delle cartelle cliniche.
Operazioni che già spesso facili non sono, a causa di questioni precedenti come, le purtroppo note, lunghe liste d’attesa o i rallentamenti e i rinvii causati dall’emergenza pandemica. Insomma, sia al Madonna delle Grazie di Matera che al San Carlo di Potenza, qualche utente alla fine ha deciso perfino di rinunciare e di rimandare le varie commissioni. Ma non tutto è rinviabile, e con la salute non si scherza per cui monta la protesta e il malessere.
Non va meglio contattando il centro unico prenotazioni telefoniche al numero 800.814.814: tantissime le segnalazioni di chi non riesce a parlare con un operatore ed è obbligato a lasciare il proprio numero di telefono per poi non essere richiamato.
Sul tema è intervenuto sin dal primo giorno anche il consigliere regionale del Movimento Cinque stelle Giovanni Perrino sostenendo di aver scritto al Direttore Generale per conoscere le ragioni di questo tilt, chiedendo evidenza del contratto in essere e delle responsabilità in capo alla ditta affidataria e dichiarando: “Gli unici che sembrano non voler prendere atto di questa situazione sono coloro che nell’ormai lontanissimo 2018 si proclamavano paladini del cambiamento ed ora si nascondono dietro l’imbarazzo e il silenzio caratteristico degli irresponsabili”.
Le due aziende sanitarie lucane spiegano che i disservizi sono in qualche modo fisiologici, trattandosi di una fase di passaggio. Ma in realtà il disservizio continua e nelle ultime ore sono stati ancora forti i disagi per gli utenti.