Paziente in rianimazione, prof. Grasso: “Alta probabilità di correlazione con il vaccino”

Il Policlinico ha segnalato all’Agenzia del farmaco il “sospetto evento avverso di tipo ischemico, verificatosi in periodo successivo a vaccinazione”

Avrebbe dovuto sposarsi a giorni, un 54enne residente a Rutigliano, nel Barese. Ora invece la sua vita è appesa a un filo nel reparto di Anestesia e Rianimazione del Policlinico di Bari. Il paziente è in gravi condizioni a causa di una trombosi cerebrale.

Lo scorso 26 maggio, il 54enne aveva ricevuto il vaccino monodose contro il covid-19 Johnson & Johnson. Undici giorni dopo l’iniezione arrivano i primi sintomi. L’uomo capisce che qualcosa non va e di corsa va all’ospedale Miulli, ad Acquaviva delle Fonti. Poi torna a casa. Il giorno dopo la situazione precipita. Da qui la corsa al Pronto soccorso del Policlinico di Bari, il quadro non è ancora grave ma nel giro di due ore cambia tutto: la trombosi degenera in un danno importante a livello cerebrale.

Ora il paziente è in prognosi riservata. Stando a quanto dichiarano i medici che lo hanno in cura, primo tra tutti il professor Salvatore Grasso, che dirige il reparto, quando eventuali patologie pregresse si manifestano, spesso può essere già tardi

Il Policlinico ha segnalato all’Agenzia del farmaco il “sospetto evento avverso di tipo ischemico, verificatosi in periodo successivo a vaccinazione”.