trmtv

Covid, in Puglia la variante inglese minaccia anche i neonati: 600 contagiati a marzo

  • I dati della Regione contenuti nell’ordinanza sulle scuole. Emiliano: “Senza vaccini è difficile combattere il virus”

    Una situazione ancora fuori controllo, che arriva a minacciare anche i più piccoli. I dati contenuti nella relazione tecnica allegata alla nuova ordinanza sulle scuole con cui Michele Emiliano ha rinnovato la possibilità per le famiglie di aderire alla didattica digitale integrata dicono che nello scorso mese di marzo in Puglia sono stati rilevati 589 contagi Covid-19 tra i bimbi da 0 a 2 anni, con un incremento dalla prima all’ultima settimana del mese pari al 32%. Rispetto alla prima e seconda ondata, quindi, c’è stato un forte incremento di contagiati tra i bambini più piccoli, secondo gli esperti la causa è da rintracciarsi nella maggiore contagiosità della variante inglese, ormai presente quasi nel 93% dei casi. “I dati riportati nella relazione tecnica ISS, mostrano che, in Regione Puglia, con riferimento alla survey condotta in data 16 marzo 2021, è stimabile una prevalenza della variante inglese pari al 92,9% dei campioni esaminati, la seconda più elevata tra tutte le regioni dopo la Valle d’Aosta”., si legge nella relazione. “La Regione Puglia è ancora interessata da un incremento del numero di contagi, che si associa ad una circolazione virale sostenuta tra i soggetti in età scolare. Tale circostanza impone il mantenimento di stringenti iniziative di carattere preventivo, attraverso misure finalizzate alla massima limitazione dei contatti interpersonali, per contenere il rischio di un ulteriore incremento dei contagi”. Nella relazione viene sottolineato che “in Puglia la curva epidemica mostra ancora un andamento in salita, con un incremento dei nuovi positivi che interessa tutte le fasce di età: la variazione più rilevante è associata all’incremento nella classe 14-18 anni (+16%), già caratterizzato da un elevato tasso di incidenza settimanale di 323 casi ogni 100.000 abitanti, e nella classe 11-13 anni (+9%)”. Ed Emiliano ritorna sulla mancanza di vaccini. “È difficile abbassare i contagi senza danneggiare l’economia e senza limitare la libertà delle persone. Non è facile in particolare vaccinare senza vaccini. Che sono scarsi in tutta Italia e in tutta Europa e sono di tipi diversi, ciascuno adatto a diverse età e a diverse condizioni di salute, salvo nuove autorizzazioni che cambiano le precedenti”.

    Exit mobile version