Acqua di c/da Larossa. La prof. Colella presenta i dati delle sue analisi.

2La professoressa Albina Colella torna a parlare di Costa Molina, dopo aver concluso il suo studio su due polle d’acqua in c/da La Rossa a Montemurro. E la conclusione della Colella sarebbe in netto contrasto con quanto affermato da ENI, che parla di acque stagnanti dovute al percolamento di un vicino pozzo sorgente.

Lo studio condotto dalla Colella sulle due venute d’acqua contaminata di c/da Larossa, in un periodo di tempo ampio per un totale di 15 campionamenti, affermerebbe invece la diversità delle due polle da tutte le acque della zona, anche da quelle di Tramutola dove gli affioramenti di idrocarburi sono naturali, e sosterebbe  la somiglianza alle acque di reiniezione del pozzo Costa Molina 2, a pochi chilometri di distanza.

I parametri chimico-fisici infatti, rileverebbero una forte presenza di idrocarburi, oltre che di manganese, di bario e di altre sostanze utilizzate per le estrazioni petrolifere. Inoltre, la temperatura delle acque, di circa 23 gradi, farebbe ipotizzare che si tratti di acque di profondità.

In sintesi, le due polle sarebbero acque di scarto petrolifero, reiniettate nel giacimento e tornate in superficie. E allora, cosa fare? Quale sarebbe la tesi attendibile? E come mai tanta distanza rispetto ai campionamenti di Arpab?