Riduzione costi della politica. Sì unanime del Consiglio regionale lucano

Davvero acceso il dibattito all’interno del Consiglio regionale lucano che ha portato all’approvazione di provvedimenti in materia di costi della politica.

Sì unanime ad una proposta di legge di Giannino Romaniello (Gruppo Misto), modificata con gli emendamenti proposti in Aula dai consiglieri Lacorazza, Mollica, Santarsiero, Miranda Castelgrande, Giuzio e Polese. Prevede, dal 1 gennaio 2018, la riduzione del 10% dell’indennità di carica (che passa da 6.600 a 5.940 euro lordi), dell’indennità di funzione fino ad oggi compresa, in base agli incarichi, fra 300 e 2.700 euro e che varierà invece, da un minimo di 270 euro a un massimo di 2.430 euro). Le norme approvate prevedono inoltre di aumentare da 1.500 euro a 1.950 euro la quota dei rimborsi spese per l’esercizio del mandato (complessivamente pari a 4.500 euro) da destinare ai contratti che i consiglieri stipulano con i propri collaboratori.

L’originaria proposta di Romaniello prevedeva di ridurre l’indennità di carica a 5.000 euro e di dimezzare l’indennità di funzione. Gli emendamenti del Movimento Cinque Stelle, respinti dall’Aula, prevedevano invece di ridurre a 5.000 euro l’indennità di carica, di abolire l’indennità di funzione e di ridurre a 3.000 euro la somma complessiva destinata ai rimborsi spese.
A regime le norme approvate determineranno un risparmio di 325 mila euro all’anno, che confluiranno in un fondo alimentato anche da eventuali rinunce volontarie.

In apertura di seduta, su proposta del capogruppo di Forza Italia, Michele Napoli, l’assemblea ha osservato un minuto di raccoglimento in memoria dell’ex ministro dell’Ambiente e dei Trasporti, Altero Matteoli, tragicamente deceduto in un incidente stradale. Sempre su proposta di Napoli, seduta sciolta per mancanza del numero legale sul rinnovo dell’Ufficio di Presidenza. Tema ormai all’ordine del giorno.