Matera, si è concluso il Forum internazionale sulla creatività e sull’innovazione

CREATIVE SUMMITChe cosa significa costruire una città creativa; com’è possibile creare una immaginazione e una intelligenza collettiva. E’ stato questo in estrema sintesi il punto focale della giornata conclusiva denominata “Creative Summit” del Forum internazionale sull’innovazione e la creatività che si è tenuto a Matera a partire dall’11 di giugno su iniziativa dell’Università della Basilicata, dell’University of London e delle associazioni Ikam e A4BI. “Oggi, la sfida delle città,  sopratutto per quelle piccole come Matera, avviate, per giunta, sul percorso di capitale europea della cultura – ha detto Giovanni Schiuma docente di Gestione e Innovazione dell’Unibas – è quella di creare un sistema intelligente dove le stesse associazioni lavorino in rete in una logica di co – creazione; una maniera per realizzare questo, per esempio, potrebbe essere quella di creare centri culturali.  Nel nostro territorio – ha aggiunto – bisognerebbe eliminare componenti come l’invidia e la gelosia aspetti che caratterizzano il nostro comportamento; sarebbe utile rivoluzionare il mondo, cercando di rivoluzionare il modo di vedere noi stessi”. “Una prima caratteristica delle città creative – ha detto invece Charles Landry urbanista e uno dei principali studiosi di questi modelli –  è quella di essere territori in cui c’è una grossa confluenza di idee, alla stregua di città portuali o di centri in cui ci sono diverse occasioni d’incontro; tra queste si possono citare per esempio Amsterdam o Sidney in Australia. In tal senso, la risorsa principale di Matera è forse il suo passato profondo dal quale può attingere idee che sono ancora molto valide. Il limite di Matera invece  – ha concluso  – è quello di essere una città ancora molto autoreferenziale, che guarda troppo a se stessa e parla troppo di se stessa; la speranza è che il percorso di Matera capitale europea della cultura nel 2019  possa essere occasione per spingerla fuori da questa logica”.