Reflui urbani nella Gravina di Matera
Matera – A determinare i cattivi odori provenienti dal torrente Gravina, a Matera, non è solo l’ormai appurato inquinamento del piccolo corso d’acqua derivante da Jesce ma anche gli scarichi fognari che, qui, spesso vediamo riversarsi da zona San Pietro Caveoso o da Sant’Agostino. A concentrare l’attenzione su queste problematiche, è l’associazione ambientalista Città Plurale che, in particolare, si è preoccupata di rilevare il buon funzionamento della pompa di sollevamento installata in zona San Pietro Caveoso. Secondo gli attivisti materani, non è convincente la spiegazione più volte data da Acquedotto Lucano. L’ente, in pratica, sosterebbe che, solo in caso di pioggia, per appesantimento del carico, la pompa non riuscirebbe a sollevare i reflui, determinando, così, gli sversamenti nel Canyon della Gravina; per Città plurale, invece, l’affermazione è quanto meno leggera in quanto foto, scattate in zona, documenterebbero, in giornate dal clima assolutamente sereno, cascate abbondanti nel Parco della Murgia. Il dubbio, quindi, è che a determinare tutto questo sia proprio il cattivo funzionamento delle pompe stesse, assolutamente palese, a prescindere dal periodo di pioggia o meno; un guasto, forse riconducibile allo schema fognario troppo datato dello stesso che, in parte, risalirebbe, addirittura, al periodo Mussoliniano. Le foto che vediamo si riferiscono esattamente al 21 ed al 23 di Aprile 2012 e attengono proprio a quella parte di Murgia sottostante San Pietro Caveoso. Va da se, conclude Città Plurale, che una situazione del genere non è più tollerabile e sarebbe bene che Acquedotto Lucano ponesse rimedio a questo nel più breve tempo possibile.