Otto paesi europei convergono con l’Italia sulla questione dei biocarburanti

Le riserve sulla proposta di regolamento Ue sui target Euro 7: necessarie modifiche per un approccio più pragmatico

La voce dell’Italia sulla questione dei biocarburanti trova coro in altre otto nazioni europee. Francia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria hanno infatti manifestato riserve similari alla Commissione Europea sulla proposta di regolamento Ue sui target Euro 7, bollata come “poco realistica” e potenzialmente dannosa per il settore automotive già impegnato nel percorso verso l’elettrificazione.

Questo quanto dichiarato da Gianni Rosa, senatore di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Ambiente in Senato. Secondo Rosa, la proposta di regolamento Ue rischia di frenare gli investimenti nel settore, già sotto pressione per la transizione all’elettrico.

Rosa evidenzia in particolare la necessità di sostenere la filiera italiana, citando come esempio lo stabilimento di Melfi in Basilicata, uno dei più importanti del Paese. Per il governo Meloni, infatti, è prioritario garantire che la produzione nazionale possa adattarsi alle nuove esigenze in tempi ragionevoli.

Ora la speranza è che il Parlamento Europeo possa apportare modifiche significative alla proposta di regolamento, in modo da renderla più realistica e meno improntata su un approccio ideologico, favorendo un percorso più pratico e realistico verso le politiche green.