Taranto, caos giochi del Mediterraneo. Il sindaco Melucci: “Il governo sta sbagliando”

“Il governo sta sbagliando con Taranto”. La voce è quella di Rinaldo Melucci, sindaco e presidente della Provincia di Taranto, in merito all’emendamento sulla nomina di un commissario straordinario, a firma Fdi, approvato dalla Commissione Bilancio del Senato nell’ambito dell’esame del decreto-legge Pnrr. “L’emendamento proposto per il commissariamento dei XX Giochi del Mediterraneo – prosegue Melucci – poteva avere tutt’altro respiro e sbloccare uno dei pochi programmi già pronti, per un’area sensibile, al netto dei perfezionamenti che si potevano ancora eseguire, come da ampia disponibilità offerta al ministro Fitto”. Il sindaco chiarisce nella sua nota di non voler discutere della formula prescelta né di altre considerazioni di natura politica, però precisa di aver già segnalato al ministro che il cronoprogramma contenuto nel testo di partenza dell’emendamento equivaleva a decretare un rischio insostenibile per la manifestazione. L’amministrazione comunale di Taranto aveva dunque sollecitato il goveno a liberare subito gli iniziali fondi e a fornire riscontro urgente alla Regione Puglia sulla dotazione di risorse. Per il sindaco di Taranto, “designare l’ennesimo commissario, per altro su una materia non meglio precisata, senza fornirgli questi strumenti, significa offendere le aspirazioni di una comunità, non raggiunge alcun altro obiettivo pratico”. E dunque Melucci chiede “ai parlamentari ionici di tutti gli schieramenti e ai ministri coinvolti di intervenire rapidamente a soppressione di quell’emendamento, o almeno a rettifica di quell’impianto”. Infine, Melucci fa presente che “in questi giorni si prefigura anche un ulteriore ritardo a proposito dei fondi per la transizione giusta che l’Ue, sulla vicenda della decarbonizzazione e della riconversione industriale, ha garantito a Taranto. Invito il ministro Fitto – ribadisce il sindaco – a fare chiarezza anche sull’argomento: nessuno può pensare di ridiscutere a questo punto dell’iter l’ambito territoriale o il plafond del regolamento europeo”.