Fitto piglia tutto. Col nuovo decreto amplificato il ruolo del ministero per Affari Europei.

Il Consiglio dei Ministri domani discuterà il nuovo decreto per la gestione dei fondi europei. Al dicastero nuovi poteri

Cambio di passo sulla gestione del Pnrr: al ministero di Fitto vanno più poteri. Il nuovo decreto sulla governance del piano europeo, che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri nelle prossime ore, prevede la realizzazione di una Struttura di Missione che sostituirà la segreteria tecnica prevista dal Governo Draghi. In sostanza vengono amplificati i poteri del ministero per gli “Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr” in capo al pugliese Raffaele Fitto. Oltre al ruolo operativo, la Struttura di Missione assumerà anche ruoli di indirizzo politico poiché coordinerà le trattative con la Commissione europea sulle base dei risultati raggiunti. In quest’ambito rientra anche la funzione di segnalare direttamente alla presidente del Consiglio gli eventuali ostacoli alla realizzazione dei progetti finanziati con pnrr. Possibile rivoluzione anche per le “poltrone”. Sarà infatti facoltà della nuova Struttura sostituire alcuni dirigenti individuati dal Governo Draghi, all’interno delle cosiddette Unità di Missione, con esperti scelti direttamente dai ministri. Il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti spetterà con il nuovo decreto al Ministero per gli Affari Europei e Pnrr, non più al dicastero per l’economia. Addio anche al Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale che nell’iniziale impostazione attribuiva un ruolo, sebbene soltanto consultivo, anche ai sindacati e ai rappresenanti della società civile. Insomma Fitto diventa uomo chiave poiché affiancherà direttamente la presidente Meloni in quelli che, nei fatti, sono i dossier più rilevanti per la “ripresa” del Paese: dalle operazioni contro il caro bollette, già oggetto dell’ultima legge di bilancio, agli interventi infrastrutturali.