Ferrovia Ferrandina Matera, arriva la delibera di Giunta. Braia e Antezza: “assenza di garbo istituzionale”

Via libera al progetto della ferrovia Ferrandina Matera. L’esecutivo lucano ha approvato il progetto definitivo della nuova linea ferroviaria per il collegamento di Matera con la rete ferroviaria nazionale”.

Il costo dell’intervento “è stimato in 365 milioni di euro , dei quali 50 milioni di euro provengono dal Pnrr”.
È un’opera per tutta la Basilicata – ha detto il governatore Bardi – che porterà a connettere e riconnettere il territorio lucano con tutte le principali direttrici di traffico nazionali. Salerno e Napoli sono le porte di accesso del Mezzogiorno al sistema Alta Velocità e Taranto rappresenta un importante polo economico.
L’auspicio è di vedere il rapido completamento delle opere”.

Per l’assessora lucana alle infrastrutture, Donatella Merra, “è la conclusione di un percorso durato anni, sancito da una volontà netta della Regione Basilicata.

Un traguardo che ha una storia lunghissima e ben altri protagonisti alle spalle, che le lucane e i lucani soprattutto della provincia di Matera ben conoscono. Così il Consigliere Regionale Luca Braia capogruppo di Italia Viva e la già senatrice e parlamentare lucana Maria Antezza.

Si omette sempre nella narrazione collettiva l’impegno preso proprio a Matera, e mantenuto esattamente dopo 15 giorni, da Matteo Renzi allora primo ministro con il suo Governo e dal Ministro Del Rio. Fu proprio sostenendo l’emendamento presentato dalla già senatrice Antezza,insieme ai colleghi Vico e Coviello, e con gli altri parlamentari Folino e Latronico – che il Governo Nazionale rimise tutto in realmente movimento, con lo stanziamento, di 210 milioni di euro, con fondi di legge di Bilancio dello stato, che si sono aggiunti ai 45 milioni già disponibili e, oggi, ai 50 milioni del PNRR. Sarà il tempo ad essere galantuomo anche su questo. Intanto bene essere arrivati all’approvazione del progetto definitivo da parte della Giunta Regionale, ora si rispetti il cronoprogramma noto da tempo e si lavori al proseguo verso l’adriatico”.