Crisi aziendali nel Barese, Lacarra (Pd Puglia) a Giorgetti: “Siamo stanchi di non essere ascoltati”

“La Bosch, la BRSI e la Baritech, che nel giro di una settimana, e in alcuni casi con comportamenti al limite della truffa, chiudono e lasciano per strada centinaia di lavoratori è il sintomo chiaro di un cortocircuito su cui è inderogabile indagare”.

A lanciare l’allarme dopo la manifestazione di ieri organizzata a Bari dai sindacati, è anche il Segretario del Partito democratico pugliese, Marco Lacarra, che, anche nella sua veste di deputato, aggiunge: “Il Governo, e in particolar modo il Ministero dello Sviluppo Economico, poco o nulla stanno facendo per risolvere e superare queste vertenze, mentre noi continuiamo a battere i territori con le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali per cercare soluzioni che tutelino la continuità aziendale e i posti di lavoro”.

Per il politico pugliese è necessario mantenere accesi i riflettori sulle tre gravi crisi industriali del Barese.
“Siamo in una fase di transizione e abbiamo a disposizione un ammontare di risorse inedito per investire e cambiare il Paese. Ma se chiusure e licenziamenti al Sud sono i soli frutti della politica industriale del Governo, non possiamo che esprimere la nostra più ferma contrarietà. Il sempre più evidente sentimento antimeridionalista e le disparità di trattamento tra Nord e Sud del Paese non sono più tollerate.

Abbiamo bisogno di una visione lunga di riconversione industriale – ha proseguito Lacarra – che coinvolga tutti i territori e che metta anche i lavoratori nelle condizioni di poter continuare a svolgere un ruolo centrale nell’impresa di domani, acquisendo quelle competenze che le evoluzioni in corso richiedono”.

In chiusura l’esortazione di Lacarra al Governo: “Il ministro Giorgetti e la viceministra Todde smettano di voltare lo sguardo. Riconvochino i tavoli con Bosch, Baritech e BRSI e ci sostengano concretamente nell’individuazione di soluzioni che salvaguardino l’impresa al Mezzogiorno. Siamo stanchi di urlare ma, molto di più, siamo stanchi di non essere ascoltati”.