Crisi di Governo, in attesa delle decisioni di Conte nuove misure contro epidemia e per vaccini
Il Consiglio dei Ministri del Conte bis approva al termine di una giornata di passione, il nuovo decreto legge con le misure anti-Covid.
Il ministro Speranza nel corso delle informative in Parlamento di mercoledì ne aveva già anticipato alcune, la principale è quella che riguarda la proroga dello stato di emergenza al 30 aprile.
Mentre si attendono le ordinanze con le nuove classificazioni: 12 le regioni a rischio alto che passeranno in area arancione, è stato lo stesso ministro alla Salute a spiegare che il divieto di spostamento tra regioni sarà in vigore fino al 15 di febbraio e non fino al 5 marzo come prevedeva la bozza entrata e poi licenziata dal Cdm stanotte.
Le ordinanze entreranno in vigore con ogni probabilità, già domenica 17 gennaio. Sabato 16 entrerà in vigore il nuovo Dpcm che manterrà le principali misure dell’attuale provvedimento, prevedendo però criteri che abbasseranno le soglie per l’inserimento delle regioni in zona arancione o rossa.
Lo ha spiegato proprio nel corso del confronto con le Regioni, cui il ministro Francesco Boccia ha dato il via sulle misure restrittive che saranno contenute nel prossimo Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.
All’incontro, convocato dal ministro per gli Affari regionali, hanno preso parte anche i rappresentanti dei Comuni (Anci) e delle Province (Upi).
Intorno al tavolo virtuale oltre al ministro Speranza anche il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri dal momento che parte della riunione è stata dedicata all’integrazione del piano vaccini. Pronta a partire per questo una piattaforma nazionale per tracciare le somministrazioni che sono intanto arrivate a quota 900mila.
Il virus però, come ha ribadito Speranza è in fase espansiva, lo testimonia la percentuale di occupazione delle terapie intensive che è tornata sopra la soglia d’allerta del 30%.