Basilicata, Consiglio regionale. Manca “collante” tra maggioranza e opposizioni
Emerge più di qualche maretta in Consiglio regionale lucano, dove la seduta nel giorno del quarantennale del Terremoto 1980 è divenuta più un momento di ricordo piuttosto che un serio banco di prova tra maggioranza ed opposizione rispetto alla convocazione straordinaria monotematica sulla sanità e gestione dell’emergenza Covid.
Ha generato perplessità l’assenza del presidente Bardi, impegnato a Roma, che ha declinato così ogni presenza, dalle celebrazioni a Potenza e Balvano per ricordare il sisma, affidandosi ad un videomessaggio rivolto alla comunità, fino ai lavori stessi del parlamentino. Chiesta proprio dalle minoranze, la seduta è stata così un nulla di fatto, rimodulata dal presidente consiliare Cicala che ha rivendicato il suo ruolo di “collante” tra i gruppi. Il tema sanitario tornerà protagonista nelle prossime ore con la nuova convocazione che avrà come punto prioritario all’ordine del giorno la discussione sulle modalità di impiego delle risorse provenienti dal Recovery Fund ed il disegno di legge sull’istituzione dei sottosegretari alla Presidenza della Giunta regionale, figure già nell’occhio del ciclone da parte delle opposizioni.
Su Viale Verrastro, intanto, un 23 novembre trascorso con doppio sit-in di protesta. Prima gli esercenti di mercati e fiere, con striscioni e cartelli sulle difficoltà economiche nel settore a causa delle restrizioni sanitarie, rappresentati dal segretario dell’associazione nazionale ambulanti Ugl, Marrigo Rosato. Poi è toccato alla vertenza Universo Salute ex Don Uva, dove pesa lo status di RSA conferito dalla Regione Basilicata alla struttura privata potentina, con ricadute sui dipendenti rientrati di recente a lavoro e già in cassa integrazione.