Conte ai sindaci lucani: territorio baricentrico per rilancio del sud
“In Italia non c’è un problema di risorse, ci sono miliardi di fondi strutturali, ma bisogna saperli spendere. Bisogna finanziarie i progetti di rilievo strategico.” Questo il messaggio di Giuseppe Conte, durante la seconda visita in Basilicata a quasi un mese dall’inaugurazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. “Terra – ha detto – che deve porsi come baricentro di sviluppo del sud.”
Intervenuto al Teatro Stabile, il premier ha incontrato i sindaci dei 131 comuni ed i rappresentanti delle associazioni di categoria, chiarendo i termini del contratto istituzionale di sviluppo per la Basilicata: un sistema tra pubblico e privato – ha detto – favorendo e promuovendo “l’elaborazione e la presentazione di progetti che poi andremo tutti insieme a realizzare.” Nessuna cifra svelata ma l’invito ai sindaci a farsi avanti con i rappresentanti del tessuto imprenditoriale. A margine, il sindaco di Tito, Scavone, ha consegnato un dossier per il rilancio delle zone industriali, mentre il primo cittadino di Colobraro, Bernardo, ha dismesso la fascia in segno di protesta su quanto annunciato. Accolto poi dagli esponenti locali di Movimento 5 Stelle e Lega, Conte ha ribadito che non si è trattata di una operazione dal colore politico. Di parere opposto i segretari regionali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, assenti, e la governatrice uscente Franconi, presente e che ha parlato di mera vetrina elettorale oltre a chiedere tempi certi per la realizzazione delle infrastrutture e sui fondi già previsti.
Prima dello Stabile, breve incontro in Prefettura con una delegazione di residenti a Bucaletto, quartiere post terremoto 1980 dove le associazioni locali hanno chiesto un piano straordinario per assicurare nuovi alloggi alle 420 famiglie che ci vivono.