Regionali lucane. Nel centrosinistra cresce il malcontento contro le primarie

Nel PD Purtusiello chiede le dimissioni del segretario Polese: “divide anzichè unire”. Tra gli alleati Scaglione e Mollica ci ripensano, i Verdi le confermano ma aprono alla ricerca di tutte le soluzioni possibili per includere anche MdP-Articolo Uno. Progetto Popolare orfano di Bradascio cerca un nome da candidare alle primarie.

In attesa del nuovo tavolo convocato per il tardo pomeriggio di oggi (alle 18.00 nella sede Pd di Potenza) dalle forze di maggioranza del centrosinistra lucano, per discutere ufficialmente delle regole per le primarie di coalizione, si aprono nuovi fronti di polemica che investono da un lato il segretario regionale del PD, Mario Polese e dall’altro l’opportunità stessa delle primarie per l’individuazione di un candidato a presidente.

All’interno del PD, la posizione più dura viene dall’area Lacorazza con l’invito esplicito rivolto da Vittoria Purtusiello a Mario Polese: “rimetta il mandato”.

“Il Pd” afferma Purtusiello “è stato condotto ad un bivio. Ora si può scegliere di andare avanti sulla strada delle primarie e rompere definitivamente il centrosinistra o tornare indietro e rimettersi sulla strada della fatica politica per costruire una coalizione e un progetto nuovo per la Basilicata”.

In questo ultimo caso, ricorda Purtusiello “ci aspettiamo che il segretario Polese prenda atto di aver perseguito la strada sbagliata e si dimetta per lasciare aperta una discussione all’interno del partito libera dagli steccati di una maggioranza (che non c’è più) e di minoranze ormai diventate prevalenti sulla linea politica”.

Nell’ambito delle forze di coalizione inizialmente favorevoli alle primarie, si registra un ripensamento da parte di Gigi Scaglione (CD + Europa) e di Franco Mollica (Centristi Idm). A dire il vero, al momento della sintesi culminata con la formalizzazione del documento di domenica pro-primarie i due avevano apposto la firma “con riserva”, e infatti alla luce delle numerose prese di posizione piovute nella giornata di lunedì, con una nota annunciano “di non partecipare a questo tipo di consultazione e di valutare le modalità di condivisione di una programma poitico che si caratterizzi per una idea di società plurale, libera, democratica ed europeista dove più che i destini dei singoli contano gli interessi dei Lucani”.

Al tavolo di domenica c’era anche Pino Brindisi, segretario regionale dei Verdi il quale ha portato la posizione condivisa con l’esecutivo nazionale. I Verdi, pure confermando l’adesione alle primarie “auspicano l’allargamento della coalizione a tutte le forze politiche che si rivedono nel centro sinistra e ai comitati civici che, del caso, rappresenterebbero la vera novità politica in un panorama inclusivo e partecipativo per un rinnovamento della classe dirigente Lucana”. In particolar modo, scrivono in una nota “con Leu – Articolo Uno – MDP – Sinistra Italiana”.

Da rilevare infine che all’interno del medesimo movimento i vertici regionali e nazionale prendono le distanze dai numerosi comunicati stampa del “coordinatore provinciale pro tempore di Matera, Giovanni Angelino” le cui posizioni di sostegno all’eventuale candidatura di Marcello Pitella sono “da ritenersi frutto di una volontà personale e non del partito dei Verdi di Basilicata”.

Ieri intanto, “Progetto Popolare”, orfano del candidato presidente Luigi Bradascio, che ha abbandonato l’iniziativa politica in forte contrasto con la decisione del gruppo di Aurelio Pace di sostenere le primarie di coalizione, ha riunito i rappresentanti territoriali di Matera e Potenza per proseguire le attività in vista delle elezioni a partire dal ridisegno dell’organigramma e dall’indicazione del nome del proprio candidato alle primarie che avverrà in occasione di un incontro il prossimo 21 gennaio.