In Consiglio Regionale la tragedia ferroviaria e la situazione del trasporto pubblico pugliese
“La Regione ha sempre avuto la dovuta attenzione per la questione sicurezza, nei limiti della propria competenza”.
Lo ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia, Gianni Giannini, parlando dell’incidente ferroviario sulla tratta Corato-Andria del 12 luglio, nella relazione tenuta oggi in Consiglio sulla situazione del trasporto pubblico locale in Puglia.
“Come persona informata sui fatti” ha aggiunto Giannini “sono stato ascoltato in Procura e ho fornito tutti i chiarimenti e le informazioni utili alle indagini. Siamo la seconda regione in Italia” ha sottolineato “ad aver sottoscritto con Rfi l’accordo quadro allineando le dotazioni infrastrutturali relative alla sicurezza e al segnalamento. Siamo tra le 4 regioni ad aver investito nella realizzazione di interventi per la sicurezza ferroviaria. Interventi, finanziati con i primi 83 milioni di euro, che saranno completati con la prossima programmazione”.
La Regione Puglia, intanto, ha previsto anche il raddoppio della Ruvo-Corato, ammesso a finanziamento nel 2012 per un importo totale di 30 milioni di euro.
Al termine della discussione generale ha poi preso la parola il presidente della Regione, Emiliano: “La Regione Puglia nell’indagine sulle Ferrovie Sud-Est ed in quella sull’incidente ferroviario del 12 luglio sulla tratta Corato-Andria non guarderà in faccia a nessuno”.
“Faremo il nostro dovere di collaborazione con la magistratura, sostenendo l’attività d’indagine in modo tale che essa sia la più chiara, rapida e limpida che si possa immaginare”.
Riferendosi all’incidente, Emiliano ha spiegato che “la magistratura ha affrontato con serietà straordinaria gli eventi tenendo una condotta assolutamente ineccepibile. Certo, un piccolo colpo di teatro c’è stato pure, ma anche in questo caso la reazione del magistrato interessato è stata straordinaria, immediata e senza discussioni, come sappiamo fare noi pugliesi. Credo la si debba ringraziare, perché ha evitato che una vicenda così importante potesse essere turbata da un fatto del tutto inconsistente, avvenuto anni prima, che non aveva niente a che vedere con questa storia”.
Quanto alle Ferrovie Sud-Est Emiliano ha poi spiegato: “è una storia sicuramente non felice. Vorrei contare il numero di governi che sono passati dalle Fse e non credo del tutti inconsapevoli di quello che stesse accadendo. Voi sapete che io a fare il difensore del governo Renzi non mi impegno spesso, ma in questo caso” ha aggiunto “va detto che nel momento in cui il ministro Delrio ha avuto anche solo l’intuizione, qualche notizia in più che ho contribuito a dargli, non ha avuto esitazioni e ha commissariato l’azienda”.
“Hanno compreso che le Ferrovie Sud-Est non facevano camminare solo treni, facevano anche altro. E sono davvero curioso di sapere che cos’altro facevano. Noi andremo a leggere gli atti dell’inchiesta e poi staremo a vedere. Ma in questa fase” ha concluso Emiliano “la Regione Puglia e qui do’ un giudizio anche sul passato, non lo faccio quasi mai ma mi sembra il caso di farlo, non avrebbe potuto fare altro in una condizione come questa”. (ANSA)