Circolo PD Matera. Gestione padronale e crescita anomala dei tesseramenti, la denuncia di tre ex
Marilena Antonicelli, Saverio Vizziello e Angelo Cotugno, rispettivamente assessore e consiglieri al Comune nella lista “Matera Capitale”, composta in gran parte da ex iscritti al PD, hanno scritto alle segreterie regionali e nazionale del Partito Democratico una lettera per chiarire la propria posizione, dopo la conferenza stampa del segretario cittadino della scorsa settimana, e per denunciare “la crescita anomala del tesseramento”.

La Conferenza Stampa del 12 Febbraio scorso
“La gestione padronale e divisiva del PD di Matera” scrivono i tre esponenti di Matera Capitale “ha determinato, nelle elezioni amministrative del 2015, la sconfitta elettorale del PD , ridotto all’opposizione in consiglio comunale. I dati del tesseramento 2015 nel circolo materano mettono in evidenza due aspetti che andrebbero approfonditi : il primo una crescita “anomala” del tesseramento; il secondo riguarda il numero delle tessere On-line (circa il 50%)”.
“Questi” denunciano Antonicelli, Vizziello e Cotugno “i problemi reali con i quali il Pd a Matera dovrebbe fare i conti, per evitare che chi vuole iscriversi sia costretto a farlo on line, per far ritornare il Pd ad essere centrale nella vita cittadina, per farlo uscire dalla logica di fortino assediato difeso dagli ultimi mohicani. E invece sembra che il problema principale è quello di impedire aria nuova e diversa, inventando fandonie di sana pianta”.
Nella lettera gli esponenti della lista Civica contraddicono quanto affermato dal segretario Muscaridola in conferenza stampa sottolineando che “la lista Matera Capitale non ha promosso o fatto nessuna iscrizione al Pd non ha un sito web né esiste un dominio di Matera Capitale, non si capisce perché la lista venga chiamata in causa. Forse per intorbidire le acque (l’autore è maestro in materia), per continuare a nascondere le enormi ed evidenti responsabilità di una sconfitta (l’artefice continua a fare del male al PD) o forse per sbarazzarsi di persone indesiderate, che possono alterare equilibri di comodo (operazione già fatta in passato)”.
“Nessuno di noi” concludono “pur avendo militato nel PD sin dalla sua costituzione, ha chiesto l’iscrizione al PD, stante un impedimento statutario che conosciamo, ma per tutti e tre il PD resta il partito di riferimento, con la speranza che la ragione ritorni ad ispirare i comportamenti politici a livello cittadino per superare le divisioni che irresponsabilmente sono state alimentate da chi continua a vantarsi di dirigere il PD a Matera. Visto che questi ultimo non si pongono il problema, ma continuano a elevare barriere, forse qualcun altro se lo dovrebbe porre, a cominciare dai vertici nazionali”.