Nuovo Statuto. Il no del Consiglio alle “radici cristiane” (e alla teoria di Darwin)
Pace (Gruppo Misto): proporrò un referendum
Il nuovo Statuto in discussione al Consiglio Regionale di Basilicata si compone di 92 articoli, nel pomeriggio l’esame dei 24 emendamenti presentati dovrebbe portare all’approvazione della nuova carta che arriva a 44 anni di distanza dal primo, datato 1971 e dopo 14 anni di tentativi di modifica.
A stemperare il clima “solenne” che avvolge la discussione nell’assemblea regionali ci hanno pensato però alcuni rappresentanti del consiglio al momento di discutere (e votare) un emendamento presentato da Aurelio Pace del Gruppo Misto, col quale si chiedeva di inserire il riferimento alle “radici cristiane” nell’articolo cinque.
L’emendamento (bocciato con con sette voti contrari, cinque favorevoli e quattro astenuti) puntava a inserire la dizione “in aderenza alle radici cristiane” in un articolo su “persona, uguaglianza e solidarietà” e Pace, nel suo intervento, ha citato esempi simili in Statuti di altre Regioni.
Il dibattito successivo è stato acceso, con molti interventi, favorevoli e contrari alla posizione politica del consigliere regionale fino a quando Gianni Perrino del Movimento 5 Stelle ha presentato un proprio subemendamento “per provocazione” con cui si intendeva fare anche riferimento “alla teoria evoluzionistica di Darwin”.
A quel punto il capogruppo Pd Cifarelli ha sottolineato il “carattere laico” dello Statuto: “La Regione assume come fondanti i valori derivanti dal proprio patrimonio spirituale e religioso e dalle lotte civili e sociali dei lucani”.
Il subemendamento di Perrino è stato respinto con 13 voti contrari e tre astenuti. Attesa in serata l’approvazione degli articoli del testo in discussione.