Bari. Il ministro Boschi interviene al congresso Anm e stempera ulteriormente le tensioni tra magistrati ed esecutivo
BARI – Sono andati via via distendendosi i toni tra politica e magistratura, tra il Governo e le toghe, riunite in congresso a Bari. Nella terza conclusiva giornata dei lavori, è stato il Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi a prendere la parola. Per dire che il lavoro dei magistrati viene fatto “per il bene supremo del Paese” e ai magistrati che sono “in prima linea va tutta la nostra gratitudine”, anche se, non nasconde Boschi, con le toghe ci sono stati “elementi di confronto acceso”. Il ministro Boschi, quindi, ha invitato ad andare “al di là delle differenze, magari rimarcate nella dialettica che c’è col Governo e il Parlamento” e a guardare piuttosto a quel “elemento fondamentale che tutti condividiamo perché sancito nella Carta: tutti siamo impegnati a rispettare l’articolo 54 della Costituzione, che ci chiede di servire lo Stato con disciplina e onore. Le sfide sono tante e alte, ma sarà molto più bello vincerle con disciplina e onore”. Intanto nel documento, approvato all’unanimità e letto dal presidente Sabelli, i magistrati “attendono dalle istituzioni politiche riforme di sistema che affrontino con coraggio la complessità di problemi”, mentre loro “risponderanno alla domanda di giustizia con la professionalità e con l’etica della funzione, restando fedeli ai valori della costituzione”. L’Anm “continuerà a fornire il proprio contributo nella fase di elaborazione delle riforme legislative e nei progetti di innovazione” e “a svolgere il suo ruolo di interlocutore essenziale per sostenere una giustizia in grave affanno”.