Lacorazza alla Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali per modificare lo “Sblocca Italia”
ROMA – In sede di conversione del decreto ‘Sblocca Italia’ Parlamento e Governo, ma anche la Conferenza Stato-Regioni che dovrà esprimersi forse nella riunione della prossima settimana, dovrebbero modificarlo ristabilendo il principio “di leale collaborazione” tra istituzioni previsto dalla Costituzione in materia di energia e ambiente.
E’ il contenuto di un ordine del giorno presentato dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero La Corazza e approvato dalla Conferenza dei presidenti del Consigli regionali riunitasi oggi a Roma.
“Il decreto Sblocca Italia – ha spiegato La Corazza – laddove si attribuisce totalmente la competenza su materie di energia e ambiente, viene meno a quel principio che va assolutamente ripristinato – ha continuato – e la questione va risolta attraverso un’intesa fra istituzioni”. Il presidente della Basilicata, a tale proposito, torna sulla polemica con Renzi che, a proposito di Idrocarburi in Basilicata, aveva parlato di “comitatini” affermando che si dovrebbe aumentare la produzione di barili rispetto a quella attuale. “La comunità – ha ribadito La Corazza – sta già dando il suo contributo con la produzione di oltre il 15% di fabbisogno nazionale di petrolio. Per il 2017 noi abbiamo già autorizzato l’estrazione di 154 mila barili al giorno. La Regione non è ferma e non difende interessi particolari. Nel comune di Viggiano dove la concessione è in mano all’Eni – ha ricordato – si estraggono 80 mila barili al giorno e arriveremo a 104 mila, mentre a Corleto sempre in provincia di Potenza, la Total e la Shell stanno costruendo gli impianti che porteranno ad una aggiunta di 50 mila barili al giorno. Bisogna conoscere lo stato delle cose – ha detto La Corazza – si parla di ‘comitatini’ ma ci si dimentica che la Basilicata è priva di infrastrutture e i soldi che lo Stato ci dà per compensare i disagi ambientali non si possono spendere perché rientrano nel patto di stabilità”.