“Grande Lucania” e Vespe sulla crisi politica al Comune di Matera
MATERA – Dai piani alti del Comune di Matera tutto tace e a distanza di un’altra settimana dall’ultima convocazione del Consiglio, conclusasi con un ulteriore rinvio del punto di partenza della nomina del Presidente, non è dato conoscere se il centrosinistra sia giunto o meno ad uno snodo cruciale delle diatribe interne che ne impediscono l’elezione. All’immobilismo amministrativo cittadino, però, fa da contraltare un’iperattività giustificata degli osservatori politici, come quelli de “La Grande Lucania” che, per nome di Nino Grilli, segretario cittadino del movimento, sono tornati a stigmatizzare quanto sta accadendo nella maggioranza di governo, sottolineando la contraddizione di fondo che permea certe compagini che ne fanno parte, leggasi Italia dei Valori e Lista Stella, che nel corso dell’ultima seduta consiliare hanno espresso pieno sostegno al Sindaco, salvo poi rilasciare alla stampa comunicati ufficiali con cui lo invitano esplicitamente a dimettersi, al pari dell’opposizione. Se questa è la loro reale intenzione quindi, questa è l’opinione de “La Grande Lucania”, senza alcun indugio potrebbero presentare una mozione di sfiducia nei riguardi di Adduce, chiedendo la convocazione di una seduta del Consiglio Comunale con l’argomento posto in discussione all’ordine del giorno, visto che numero di consiglieri richiedenti e norme regolamentari sarebbero del tutto esistenti per tale adempimento più coerente sul piano politico, a meno che non si voglia continuare in comportamenti di facciata che non giovano al bene comune e non sono funzionali ad un futuro sereno di Matera. Le dimissioni entro 20 giorni suggerite dall’opposizione, tra l’altro, sono l’unica via percorribile da Adduce secondo Franco Vespe, altro attento osservatore della politica materana, per addivenire quanto prima ad un nome univoco da eleggere alla Presidenza del Consiglio. E qualora l’accordo non dovesse essere raggiunto, conclude Vespe, Adduce farebbe meglio a tornare a tempo pieno alla guida di “Metapontum Agrobios” per continuare il lavoro fin qui egregiamente svolto.