MATERA – Sogni, storia e sensazioni che legano arte e ambiente, con l’impareggiabile scenografia dei rioni Sassi e dell’habitat rupestre, sono le quattro “S” che a Matera caratterizzeranno le giornate del Fondo ambiente Italia (Fai) di primavera, con visite guidate a casa Noha, al salone degli Stemmi dell’Arcivescovado e a Palazzo Ferraù-Giudicepietro, oggi Bernardini.
E proprio da questo palazzo settecentesco, ubicato a ridosso di Piazza del Sedile, i visitatori cominciano un itinerario che li porta a rivivere con un pizzico di fantasia i fasti nobiliari del passato, incentrati sopratutto sul ricevimento indetto da Luigi Bonaparte il 6 luglio 1806 nel corso di un viaggio per conoscere le città e le famiglie del Regno delle Due Sicilie.
Un ricevimento – come hanno spiegato i ciceroni in erba delle scuole cittadine – che si svolse in una sala di specchi e di pareti affrescate, tuttora visibili, con le scene mitologiche del ciclo dei ”Falsi Dei”.
La fantasia si spinge poi a Casa Noha, nella Civita, dove è possibile ripercorrere la storia del territorio con il filmato ”I Sassi invisibili. Viaggio straordinario nella storia di Matera”. Nella Sala degli stemmi, all’Arcivescovado, il viaggio nella storia prosegue con i medaglioni istoriati di vescovi e delle Diocesi delle città contermini di Puglia e Basilicata e di luoghi del Regno di Napoli.
L’afflusso ai punti informativi e di visita, gestiti dai volontari del Fai e delle scuole, è continuo. ”Questa mattina – ha detto il presidente della delegazione Fai di Matera, Giuseppe De Rosa – abbiamo avuto anche turisti americani e non è escluso che visitatori stranieri di altri Paesi possano visitare i tre scrigni di storia, arte e ambiente della Città dei Sassi. Comitive sono attese anche da fuori regione”.
Le giornate del Fai coinvolgono in provincia di Matera anche Grassano (la Chiesa Madre e il Geosito dei Cinti), Irsina (il Centro studi ”Giovanni Maria Trabaci” e il museo archeologico ”Michele Janora”), Tricarico (la cattedrale e il Palazzo ducale). A Metaponto si visitano il museo archeologico e le Tavole Palatine, a Pisticci la cappella di Santa Caterina e e la chiesa dell’Immacolata, a Policoro il Museo archeologico della Siritide e il Parco archeologico di Heraclea.