Firmato a Matera un protocollo di intesa per la “Balena Giuliana”
Con l’obiettivo di favorire la conservazione, il restauro e valorizzazione della Balena ”Giuliana”, i cui resti fossili furono rinvenuti nel 2006
sulle sponde della diga di San Giuliano, il Comune di Matera, la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della Basilicata, l’Istituto centrale del restauro di Roma (Icr) e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, hanno siglato il Protocollo d’intesa che porterà ad arricchire l’offerta del neonato ”Museo nazionale di Matera”.
Si tratta del più grande fossile di balena mai descritto e, forse, della più grande balena che abbia mai solcato le acque del Mar Mediterraneo. Il Comune di Matera – è scritto in un comunicato – finanzierà l’intervento per l’esame dello stato attuale di conservazione, della balena fossile, per l’apertura delle casse di legno contenenti il reperto e per il consolidamento preventivo delle ossa, di cui si occuperà il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. Le attività saranno svolte sotto il diretto controllo della Soprintendenza e dell’Icr che dovranno anche a validare la relazione tecnica finale sullo stato attuale di conservazione del bene per avviare le azioni del restauro. Dopo comincerà la
fase di promozione e di valorizzazione della balena, con l’apporto del giornalista e divulgatore scientifico Renato Sartini.