Operazione della Guardia di Finanza ad Andria: misure cautelari per presunta truffa ai danni dell’INPS

Due professionisti indagati e 63.000 euro sequestrati in una complessa operazione che coinvolge anche una ditta cinese

La Compagnia di Andria della Guardia di Finanza ha posto in esecuzione due misure cautelari personali a carico di un consulente del lavoro e del rappresentante legale di un patronato. Gli individui, attualmente sotto indagine per il reato di truffa ai danni dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), vedono anche il sequestro di una somma pari a 63.000 euro, ritenuta profitto del presunto reato. È importante sottolineare che fino a una condanna definitiva, vige per entrambi il principio di presunzione di innocenza.

L’operazione è stata portata a termine dalla Guardia di Finanza in collaborazione con gli ispettori dell’INPS e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani. Durante le indagini è stato scoperto un modus operandi altamente fraudolento. Questo includeva la creazione di assunzioni fittizie attraverso una ditta cinese e la presentazione di richieste ingiustificate di NASPI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego).

Gli elementi raccolti durante le indagini sono ritenuti idonei a sostenere l’ipotesi accusatoria. Secondo questa, i due professionisti indagati avrebbero offerto la loro competenza per ottenere vantaggi economici illegali. Essi avrebbero assicurato una “regia unitaria” nella gestione di soggetti fittiziamente assunti, fornendo anche strategie difensive specifiche in caso di controlli o ispezioni da parte dell’INPS.

Ulteriormente aggravante è il fatto che alcuni dei “falsi dipendenti” assunti presso la ditta cinese prestavano in realtà la loro attività lavorativa in nero presso altri enti economici. In totale, sette soggetti avrebbero beneficiato delle consulenze illecite offerte dai due professionisti indagati. A carico delle società di consulenza è stata redatta anche la contestazione delle sanzioni amministrative previste dal Dlgs. 231/2001, mentre è in corso la valutazione della posizione fiscale dei professionisti coinvolti.