Sequestro area industriale ex Daramic di Tito: disastro ambientale e inquinamento allarmante

La Procura della Repubblica di Potenza indaga su possibili reati di disastro ambientale e inquinamento nell’ex Daramic di Tito

L’area industriale ex Daramic di Tito (Potenza) è stata posta sotto sequestro probatorio dalla Procura della Repubblica di Potenza a seguito di un’inchiesta riguardante possibili reati di disastro ambientale, inquinamento ambientale e altri reati correlati. Il sito fa parte di un’area di interesse nazionale del Ministero dell’Ambiente.

Il Procuratore della Repubblica, Francesco Curcio, ha incontrato i giornalisti per spiegare alcuni dettagli della vicenda, sottolineando come la situazione potrebbe avere riflessi sulla salute pubblica. Nel torrente Tora, adiacente all’area industriale, sono stati riscontrati valori di trielina superiori a 270 mila volte rispetto ai limiti consentiti dalla legge.

Durante una conferenza stampa, Curcio ha definito “inquietanti” i fenomeni di inquinamento, rilevati a distanza di molti anni dalla chiusura della fabbrica nel 2008, dove venivano prodotti separatori per batterie. Il valore di trielina nel torrente Tora, un affluente del fiume Basento che attraversa Potenza, risulta superiore di 70-80 volte ai limiti legali.

La Procura è stata costretta a porre sotto sequestro probatorio un’area dove l’inquinamento avrebbe dovuto essere sotto controllo, ma nonostante le misure adottate, la situazione è peggiorata. Le indagini riguardano anche la presenza di fusti interrati, e Curcio ha sottolineato la necessità di massima cooperazione istituzionale per l’individuazione e il recupero dei rifiuti pericolosi rimasti sul sito, nonché per un’efficace azione di trasporto e smaltimento.