Uccise la moglie a coltellate, condannato a 14 anni
La Corte d’assise di Taranto riconosce la seminfermità mentale
La Corte d’Assise di Taranto ha condannato a 14 anni di reclusione Cosimo Marseglia, il 76enne che il 22 luglio 2021 accoltellò e uccise la moglie 71enne, Maria Greco, e con la stessa arma cercò senza riuscirci di
togliersi la vita.
I giudici hanno riconosciuto all’imputato la seminfermità mentale prevalente sulle aggravanti contestate. La donna fu ammazzata nell’abitazione familiare di via Boiardo, nella borgata di Talsano, con alcuni fendenti sferrati con un coltello da cucina. Il pensionato si procurò poi delle ferite alle braccia e alle mani. Fu il figlio a scoprire l’accaduto e ad allertare i soccorsi.
Nei giorni precedenti l’omicidio Marseglia aveva scritto un bigliettino sul quale aveva annotato: “Voglio essere seppellito sotto la terra. Vi amo tanto perdonatemi, ma la testa mi scoppia. Porto con me la mamma, anche lei soffre tanto”. Anche il pubblico ministero Enrico Bruschi aveva chiesto la condanna a 14 anni. La Corte d’assise ha stabilito il pagamento di una provvisionale di 50mila euro nei confronti di alcuni
familiari della vittima che si sono costituiti parte civile.