Inchiesta plafoniere d’oro in Regione Puglia, imputati chiedono rito abbreviato
L’ingegnere Domingo Sylos Labini e l’architetto Luigi Mirizzi, imputati nel processo sulle plafoniere d’oro per la nuova sede della Regione Puglia, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato.
Secondo l’accusa, il costo delle plafoniere sarebbe stato gonfiato aggiungendo costi aggiuntivi non dovuti a fronte di un prezzo iniziale per plafoniera di 637 euro e senza che ci fosse un’indagine di mercato.
La richiesta di giudizio con rito alternativo è stata presentata dai legali dei due progettisti durante l’udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Bari, Ilaria Casu. La Regione Puglia si è invece costituita parte civile, per il solo danno morale.
Secondo la Procura, i progettisti e direttori dei lavori per la nuova sede del Consiglio di via Gentile, tra giugno 2018 e gennaio 2019, avrebbero gonfiato in maniera fraudolenta i costi delle lampade necessarie per adeguare l’opera alle norme energetiche. Le accuse sono di concorso in falso ideologico e truffa aggravata.
Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero tratto in errore la Regione Puglia sulla regolarità della fornitura delle 1.703 plafoniere a led, facendo liquidare l’importo complessivo di 657.984 euro successivamente rideterminato in 524.881 euro. Soltanto al termine dei lavori il costo delle plafoniere installate è stato riconsiderato al ribasso del 53,5% ed è calato da 637 a 341 euro.