Omicidio Bitritto: scarcerato titolare bar, la gip: morte “non imputabile ad atto volontario indagato”
E’ stato scarcerato Francesco Assunto, il 31enne titolare del bar di Bitritto accusato della morte del 27enne Giovanni Palazzotto, avvenuta all’alba di domenica mattina di fronte al bar gestito proprio da Assunto.
La morte “non sarebbe imputabile a un atto volontario dell’indagato”: con queste motivazioni la gip del Tribunale di Bari Antonella Cafagna, non convalidando quindi l’arresto in flagranza, ha disposto la scarcerazione dell’uomo. Il fatto di aver immobilizzato la vittima, fino a soffocarla secondo la Procura, sarebbe stato “un comportamento di assoluta eccezionalità” qualificabile al massimo come eccesso colposo nella legittima difesa.
All’alba di domenica, infatti, Palazzotto avrebbe tentato di entrare nel bar di Assunto urlando e scalciando. A questo punto il barista lo avrebbe bloccato a terra per impedirgli l’accesso, mettendogli le ginocchia sul torace per 16 minuti.
“Le risultanze probatorie – ha scritto la gip con riferimento alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e alle dichiarazioni dei testimoni – denotano la completa assenza di indici sintomatici della volontà dell’indagato di cagionare la morte della persona o anche solo l’accettazione di essa come rischio connesso alla propria azione costrittiva, per contro sorretta, sin dei primi istanti, dalla finalità difensiva e dall’intento di attendere l’intervento delle forze dell’ordine”.
Nelle scorse ore è stata eseguita l’autopsia sul corpo della vittima, i cui primi esiti, secondo alcune fonti, confermerebbero i segni di asfissia compatibili con le manovre invece descritte dal pm. Per arrivare ad una conclusione definitiva sulle cause della morte, però, sarà necessario attendere gli esiti di ulteriori approfondimenti tossicologici e istologici.