Magistrati arrestati: legame con Capristo dopo condanna Nardi

Depositate motivazioni su trasferimento indagine a Potenza

La connessione tra la posizione dell’ex gip di Trani Michele Nardi e quella dell’ex procuratore di Trani e Taranto Carlo Maria Capristo non poteva essere rilevata dai giudici del processo di primo grado, perchè al momento della condanna di Nardi, il 18 novembre del 2020, non era stata ancora esercitata dal pm di Potenza alcuna funzione penale nei confronti di Capristo. E’ quanto emerge dalle 44 pagine delle motivazioni depositate dai giudici della Corte di Appello di Lecce, presidente Vincenzo Scardi’a, che l’1 aprile scorso hanno annullato, dichiarando la propria incompetenza territoriale in favore della Procura di Potenza, la sentenza di condanna emessa in primo grado dai giudici della Corte d’Assise di Lecce nei confronti di Michele Nardi e di altri quattro imputati, sul cosiddetto ‘Sistema Trani’. Nardi era stato condannato dal Tribunale salentino a 16 anni e 9 mesi per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari. ‘Soltanto in data 15 gennaio 2021 – si legge nelle motivazioni – il pm di Potenza aggiornava le iscrizioni, iscrivendo Capristo e Nardi per corruzione’. La condanna a Nardi, dunque, e’ stata inflitta il 18 novembre 2020 ma ‘fino alla data del 15 gennaio 2021 non esisteva la pendenza di un procedimento connesso’, da qui l’adozione da parte dei giudici della Corte d’Appello del criterio della ‘competenza per connessione’, in quanto ‘l’evidente connessione per il Nardi esistente tra il procedimento pendente a Potenza ed il presente, determina la necessità che i due procedimenti vengano trattati unitariamente presso l’Ufficio giudiziario potentino, compente a trattare il procedimento a carico di Capristo’.