Attivisti di Casapound a processo. Il GUP di Bari: “Violenza tipica dello squadrismo durante il corteo del 2018”

“Ricorsero alla violenza come strumento di lotta politica, tipica dello squadrismo fascista”, è quanto si legge nella motivazione di rinvio a giudizio emessa dal Gup del Tribunale di Bari nei confronti di 18 attivisti di Casapound accusati di riorganizzazione del partito fascista e lesioni aggravate. Il riferimento è alle presunte aggressioni avvenute il 21 settembre del 2018 durante il corteo antifascita organizzato in occasione della visita a Bari dell’ex ministro Matteo Salvini. Il processo inizierà il 13 ottobre. Sono state ammesse come parti civili La Regione Puglia,, il Comune di Bari e le quattro presunte vittime: l’eurodeputata Eleonora Forenza,  Antonio Perillo, Giacomo Petrelli e Claudio Riccio. Uno degli imputati sarà invece processato con rito abbreviato il 17 giugno, altri 9 dovranno svolgere lavori socialmente utili. “È un primo passo importante per ribadire che il fascismo e la sua ricostituzione, di cui CasaPound è artefice, sono contro la legge. Così ha commentato l’ex eurodeputata barese Eleonora Forenza. Il presunto assalto sarebbe stato organizzato nel circolo Kraken, sede di Casapaund a Bari. Gli accusati avrebbero nascosto lì le armi e attesto il passaggio del manifestanti. Nella sede durante le indagini furono ritrovati “oggetti chiaramente riconducibili all’ideologia fascista – si legge nella disposizione- come bandiere con fascio littorio e un busto di Mussolini.