Pedopornografia: tre arresti tra Puglia, Piemonte e Campania. In manette anche un sacerdote della diocesi di Benevento
Un’attività di indagine partita a febbraio con l’attivazione di un monitoraggio su una chat di messaggistica ha portato a tre arresti tra Puglia, Piemonte e Campania e 26 decreti di perquisizione nei confronti di altrettanti indagati, tutti responsabili di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.
La polizia postale di Torino, nell’indagine che ha coinvolto undici compartimenti, ha sequestrato migliaia di files contenenti materiale relativo anche a vere e proprie violenze sessuali, perpetrate anche ai danni di neonati.
L’attività di monitoraggio, partita a febbraio, ha visto il coinvolgimento in prima persona degli agenti che, attraverso un lungo lavoro di carattere preparatorio, hanno conquistato la fiducia degli interlocutori mostrando interesse nello scambio del materiale, tutto realizzato con minori di 18 anni.
Scoperto anche un canale chiuso, pubblicizzato dal suo promotore, in cui veniva divulgato materiale pedopornografico previo pagamento di una somma di denaro che abilitava all’iscrizione. Il canale è risultato essere di proprietà di un pugliese, finito agli arresti, che all’epoca dell’apertura dello stesso risultava essere minorenne.
Agli arresti anche un sacerdote della diocesi di Benevento e un tecnico informatico residente in Piemonte.