Giovanni Paolo II di Bari, caso Rizzi: denaro in cambio di farmaci oncologici, ospedale parte civile
La direzione strategica dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari “sta valutando l’opportunità di costituirsi parte civile nel processo a carico del dottor Giuseppe Rizzi”. A renderlo noto e’ lo stesso ospedale oncologico barese in una nota. Rizzi ha lavorato in qualita’ di medico al Giovanni Paolo II fino al marzo 2021 e il fascicolo d’ inchiesta che lo riguarda e’ stato aperto dalla Procura di Bari riguardo a presunti episodi di concussione nei quali il medico avrebbe preteso da pazienti oncologici terminali denaro in cambio di prestazioni sanitarie e farmaci.
Il professionista è stato arrestato nel maggio scorso ed è stato destinatario di un provvedimento di sequestro preventivo di beni del valore di 3 milioni di euro.
“La direzione strategica dell’Istituto – ha ricordato l’ospedale nella nota – ribadisce e precisa che il dottor Rizzi è stato licenziato il 1 marzo scorso, con licenziamento disciplinare senza preavviso proprio a causa dei comportamenti posti in essere nei confronti di un paziente oncologico e dei suoi familiari. L’Istituto fin da subito ha garantito la piena collaborazione con le forze dell’ordine e con l’autorità giudiziaria, a cui la direzione strategica – si legge a margine del comunicato del Giovanni Paolo II – si era rivolta per segnalare le gravi condotte che avevano già motivato il licenziamento disciplinare”.