Brindisi, minacce di morte agli agenti in carcere
Due detenuti hanno fatto scoppiare una molotov costruita in cella
Ancora violenze nelle carceri pugliesi. Questa volta è successo a Brindisi dove due detenuti hanno minacciato di morte gli agenti
Il penitenziario di Brindisi nuovamente teatro di un’aggressione ai danni degli agenti. Due detenuti hanno minacciato di morte i poliziotti dopo aver messo a soqquadro la loro cella.
L’episodio è stato denunciato dalla sezione regionale dell’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria, la quale già qualche settimana fa aveva reso noto un altro episodio avvenuto nella stessa casa circondariale e uno avvenuto nel carcere di Bari, dove un agente aveva ricevuto un pugno in pieno volto da parte di un carcerato.
Nel penitenziario di via Appia, nelle scorse ore, due detenuti originari della provincia di Taranto hanno rotto i mobili all’interno della cella e poi costruito una molotov rudimentale con bottiglie di olio in plastica e una bomboletta di gas da fornellini da campeggio.
La bomba è stata lanciata nel corridoio della sezione ferendo alcuni agenti che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche. Dopo, hanno smontato una branda in ferro e sfondato una parte di muro per crearsi l’uscita verso il corridoio dove sul pavimento hanno sparso dell’olio per ostacolare gli agenti, minacciandoli di morte.
Nel penitenziario è consentito consumare vino, per cui potrebbe essere che i due detenuti abbiano fatto abuso di alcol essendo stati trovati in evidente stato di alterazione psico-fisica.
Dopo questa ennesima aggressione, Ruggiero Damato, vice segretario regionale del sindacato, ha lanciato ancora un allarme sulla carenza di personale nelle carceri pugliesi, chiedendo l’invio di uomini e mezzi per la garanzia della sicurezza degli agenti impegnati negli istituti penitenziari. Inoltre, Damato ha richiesto l’applicazione delle sanzioni previste dall’ordinamento penitenziario come il 14 bis.
Cristina Mastrangelo