Aeroporto di Bari, in aereo senza biglietto: sanzionati addetti alla sicurezza

Sanzioni per un vigilante e una dipendente, oltre che per il 30enne che quel giorno accompagnava moglie e figlia. “Era la mia prima volta in un aeroporto”, ha spiegato l’uomo. E il suo avvocato annuncia un ricorso.

Saranno in due a pagare per la vicenda del 30enne che il 28 agosto, senza carta d’imbarco, è riuscito a superare i controlli in aeroporto arrivando fin sull’aereo. Oltre lui, la polizia di frontiera aeroportuale di Bari ha sanzionato per oltre 2mila euro ciascuno, una guardia giurata della società Securpol Puglia, addetta per conto di Aeroporti di Puglia della sicurezza all’interno dello scalo barese, e una dipendente di Aeroporti di Puglia che quel giorno era addetta al gate dal quale è passato il 30enne. Sulla vicenda la società aeroportuale e la Polaria hanno avviato indagini interne per accertare le omissioni che hanno consentito all’uomo, Marcello Cannale, magazziniere di Ceglie del Campo, in provincia di Bari, di oltrepassare tutti i varchi pur non avendone diritto. Per far chiarezza sull’accaduto, sono state analizzate le immagini del circuito di videosorveglianza, in cui si vede chiaramente il tragitto che l’uomo ha percorso dai primi tornelli elettronici, passando poi attraverso il metal detector fino al gate. “Era la mia prima volta in un aeroporto”, spiega Cannale, che quel giorno stava accompagnando moglie e figlia di tre anni sull’aereo, diretto a Genova. “Non sapevo che non si potesse accedere alla zona imbarchi senza biglietto – aggiunge – stavo accompagnando la mia famiglia e l’ho ripetuto più volte nei vari punti di controllo, ma sembrava che nessuno mi ascoltasse”. Ed è così che con la bambina in braccio il 30enne ha superato indisturbato tutti i varchi, riuscendo a oltrepassare il gate. Cannale è anche salito sulla navetta con gli altri passeggeri ed è arrivato fin sulla scala dell’aereo per aiutare la moglie con le valigie. Solo al momento di scendere, il personale di terra si è accorto della situazione e l’ha bloccato, accompagnandolo poi nel posto di polizia. La questione però potrebbe non finire qui. L’avvocato del magazziniere, Stefano Remine, ha già annunciato uno scritto difensivo che depositerà in questura per contestare la sanzione e, se non dovesse bastare, un ricorso.