Processo Bellomo, tribunale del Riesame Bari: “Può umiliare altre donne”

Bellomo rischia un processo per maltrattamenti a quattro ex borsiste della sua Scuola di preparazione per il concorso in magistratura alle quali imponeva regole di comportamento e dress code

 

 

“Potrebbe umiliare altre donne, la misura interdittiva è “inidonea” a “contenere il pericolo di reiterazione, perché consente a Bellomo di avere contatti con terze persone, possibili vittime della sua condotta sopraffattrice, denigratoria ed umiliante”. Lo scrivono i giudici del Tribunale del Riesame di Bari nelle motivazioni con le quali lo scorso 10 luglio hanno disposto nuovamente gli arresti domiciliari per l’ex consigliere di Stato Francesco Bellomo, arrestato la prima volta un anno fa. Bellomo rischia un processo per maltrattamenti a quattro ex borsiste della sua Scuola di preparazione per il concorso in magistratura alle quali imponeva regole di comportamento e dress code; è accusato anche di estorsione ad un’altra ex corsista per averla costretta a lasciare il lavoro in una emittente locale, poi di calunnia e minaccia nei confronti dell’attuale premier Giuseppe Conte, all’epoca vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, nella commissione disciplinare chiamata a pronunciarsi su Bellomo quando, nel 2017, fu sottoposto a procedimento disciplinare e poi destituito.

 

“Le indagini – prosegue il Tribunale della Libertà – hanno dimostrato che l’attitudine di Bellomo a ledere la libertà morale e a denigrare ed umiliare la dignità e la personalità degli individui con cui si relaziona, in ragione della sua convinta superiorità intellettiva e delle teorie elaborate tra cui quella dell’agente superiore, si manifesta non esclusivamente nell’ambito delle relazioni sentimentali avviate con donne conosciute in ambito didattico”. I giudici hanno infine confermato la riqualificazione dei reati contestati da maltrattamenti a violenza privata e stalking, e da estorsione a violenza privata. Quest’ultima  accusa, risalente all’ottobre 2011, è ritenuta prescritta.