Emilio Arnesano arrestato stamani su ordine del gip di Potenza, nell’ambito di un’inchiesta della Procura lucana su favori e prestazioni sessuali ottenuti dal magistrato
Disposto anche il sequestro di un’imbarcazione e di oltre 18 mila euro nei confronti dello stesso magistrato, “in quanto profitto del reato di corruzione”.
Il gip di Potenza ha posto agli arresti domiciliari altre quattro persone nell’ambito della stessa inchiesta, si tratta di tre dirigenti dell’Asl di Lecce – Ottavio Naracci, direttore generale, e due dirigenti, Giorgio Trianni e Giuseppe Rollo, e dell’avvocato Benedetta Martina. Inoltre, è stato ordinato il divieto di dimora a Lecce dell’avvocato Salvatore Antonio Ciardo.
Arnesano è accusato di “delitti commessi con abuso e vendita delle proprie funzioni” di magistrato. Durante indagini durate circa quattro mesi, sono emersi, a carico del pm di Lecce, “episodi di corruzione in atti giudiziari, di induzione a dare o promettere utilità e di abuso di ufficio”.
Arnesano avrebbe “venduto, in più procedimenti, l’esercizio della sua funzione giudiziaria in cambio di incontri sessuali ed altri favori”. In particolare è finito sotto la lente investigativa della Procura della Repubblica di Potenza il “rapporto corruttivo, consolidato e duraturo”, con l’avvocato Benedetta Martina (agli arresti domiciliari): il pm “pilotava procedimenti in cui gli indagati erano assistiti dall’avvocato Martina, ottenendo in cambio prestazioni sessuali” dal legale. In relazione agli arresti domiciliari decisi dal gip per i tre dirigenti della Asl di Lecce, Arnesano avrebbe garantito loro “l’esito positivo di procedimenti giudiziari a carico”, ottenendo in cambio una barca di 12 metri a piccolo prezzo, soggiorni gratuiti e interventi medici agevolati.