Traffico di Rifiuti. 5 arresti al Centro Olio ENI di Viggiano. A rischio la produzione
Il gip di Potenza ha emesso anche un divieto di dimora
Cinque funzionari e dipendenti del centro oli di Viggiano (Potenza) dell’Eni – dove viene trattato il petrolio estratto in Val d’Agri – sono stati posti agli arresti domiciliari dai Carabinieri per la tutela dell’ambiente perché ritenuti responsabili, a vario titolo, di “attività organizzate per il traffico e lo smaltimento illecito di rifiuti”.
I Carabinieri hanno eseguito anche un’ordinanza di divieto di dimora nei confronti di un dirigente della Regione Basilicata. I provvedimenti cautelari – emessi dal gip del Tribunale di Potenza nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia – sono stati eseguiti nelle province di Potenza, Roma, Chieti, Genova, Grosseto e Caltanissetta.
Due decreti di sequestro sono stati eseguiti dai Carabinieri stamani e che potrebbero avere conseguenze sulla produzione di petrolio in Val d’Agri, dove si trovano giacimenti di idrocarburi di interesse nazionale. Lo si è appreso da fonti investigative e sindacali. Interpellata, Eni non commenta e spiega che i legali del gruppo stanno analizzando la situazione: quando il quadro sarà completo verranno forniti commenti. Il gruppo sottolinea di stare collaborando con la magistratura.
Un altro sequestro ha riguardato gli impianti di Tecnoparco, a Pisticci (Matera), sempre nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Potenza su traffico e smaltimento illecito di rifiuti che ha portato agli arresti domiciliari cinque funzionari e dipendenti dell’Eni e al divieto di dimora per un dirigente della Regione Basilicata.
Eni, si legge sul sito del gruppo, “è presente in Basilicata in Val d’Agri e nelle aree di Pisticci e Ferrandina con attività di upstream petrolifero (ricerca e produzione di idrocarburi)”.
In particolare, “la produzione complessiva di idrocarburi in Basilicata deriva prevalentemente dal Centro Olio Val d’Agri (COVA) e, in misura minore, dal Centro Olio di Pisticci e dalle 2 centrali a gas (Ferrandina e Pisticci). L’aumento produttivo registrato negli ultimi anni è da attribuirsi alle attività in Val d’Agri, in quanto il Centro Olio di Pisticci, già in funzione da quasi cinquant’anni, riflette la riduzione della produzione del campo”.
I numeri nella regione parlano di una produzione di 82.630 barili di petrolio al giorno e 3,98 milioni di standard metri cubi di gas al giorno
Aggiornamenti dalla conferenza stampa della Procura della Repubblica di Potenza
Due i filoni sulla gestione delle risorse petrolifere da parte di amministratori e reati ambientali: partiti nel 2013, e coordinati dalla Procura Distrettuale e dalla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, delegata alla Squadra mobile della Questura e al Noe di Potenza.
Con l’accusa di traffico illecito di rifiuti ai domiciliari per referenti ENI, Roberta Angelini, Vincenzo Lisandrelli, Antonio Cirelli, Luca Bagatti e Nicola Allegro, e divieto di dimora all’ex Dirigente Ufficio Compatibilità Ambientale della Regione Basilicata Salvatore Lambiase. Sequestro preventivo alle vasche asservite alla linea 560 del COVA Eni di Viggiano, pozzo di reiniezione Costa Molina 2 di Montemurro e trattamento e smaltimento liquidi industriali di Tecnoparco a Pisticci.
Secondo filone riguarda condotte illecite, degli amministratori comunali di Corleto Perticara, nell’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione del Centro Oli Tempa Rossa. Autori di plurime condotte di concussione e corruzione, arresti domiciliari per l’ex sindaco Rosaria Vicino e divieto dimora all’ex vice sindaco Giovanbattista Genovese. Misura interdittiva dall’esercizio dell’attività per gli imprenditori Lorenzo Marsilio e Vincenzo Clemente.
Nell’inchiesta è coinvolto anche Vito De Filippo. In una intercettazione il sottosegretario alla Salute chiede un favore a uno degli indagati, l’imprenditore Pasquale Criscuolo. «Ti mando una mia collaboratrice, se ti serve qualsiasi cosa è in condizione di risolverti molti problemi su Roma», dice De Filippo.