Pertusillo, ancora pesci morti e schiuma

11215195_1120588071319895_9026145133089842385_nContinuano a preoccupare le condizioni di salute della diga del Pertusillo; l’invaso potentino, le cui acque sono destinate ad uso potabile per Puglia, Basilicata ed una piccola parte della Campania, è stato fotografato in queste condizioni nella giornata di venerdì: pesci morti e schiuma in superficie come si può notare.

Gli scatti sono stati pubblicati sulla pagina facebook del tenente Giuseppe Di Bello, da anni, impegnato nella denuncia di eventi che minacciano l’ambiente, più volte concentrati proprio sulla diga in questione. Già in altre occasioni si sono verificate, infatti,  situazioni di questo tipo nell’invaso.

Qualcuno aveva parlato della presenza dell’alga “cornuta”. Altri avevano ricondotto il fenomeno alle possibili conseguenze derivanti dagli esperimenti di fracking, ossia operazioni post trivellazione. Scrive il Senatore pentastellato lucano, Vito Petrocelli, in una interrogazione dei primi di agosto.

“Sono ormai molti i sospetti, in ordine alle tecniche utilizzate dalle compagnie petrolifere che operano in Italia ed in particolar modo nella Val d’Agri. Sono tante le denunce e i dossier nei quali si denuncia l’utilizzo di tecniche vietate dalla legge. Il riferimento principale sottolinea ancora Petrocelli è al “fracking”, ma non solo, si parla infatti sempre con più insistenza anche dell’utilizzo di uranio impoverito”. Sicuramente dinanzi ad un evento del genere – viene da dire – c’è la mancanza di ossigeno accompagnata al gran caldo delle ultime giornate, ma di certo, toccherebbe andare a fondo per capire nel merito ed in maniera inequivocabile una volta per tutte cosa, di tanto in tanto, succede nel Pertusillo.