Rifiuti. Nuova emergenza per Potenza e per i comuni dell’hinterland?
Dove verranno smaltiti da domani i rifiuti di Potenza e dei comuni del potentino? Nei prossimi giorni sembrerebbe profilarsi un’emergenza rifiuti che riguarderà tutto l’hinterland. Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’agri Lagonegrese ha infatti disposto, con propria ordinanza del 13 novembre 2014, “l’immediata chiusura del sito di trasferenza,alla località Aia dei Monaci gestito dalla B&B Eco, in agro di Tito (PZ) con la contestuale rimessa in pristino dei luoghi e di ricostituzione delle specie vegetali o animali entro e non oltre i 90 giorni dalla notifica del provvedimento“. L’interrogativo iniziale è dunque preoccupante, dal momento che con la chiusura del centro di trasferenza di Tito andrebbe in tilt il sistema di smaltimento dei rifiuti del potentino.
Un grido d’allarme è stato subito lanciato da Legambiente Basilicata. “Questa è la dimostrazione, come sosteniamo da anni – ci ha detto telefonicamente il Presidente dell’associazione, Marco De Biasi – che il sistema di gestione dei rifiuti basato sulla discarica è primitivo, non garantisce sicurezza ambientale, costa alle casse comunali e, in casi come quello che si sta verificando, rischia di andare completamente in crisi. L’unica via di uscita – ha commentato De Biasi – è il rapido passaggio al porta a porta spinto, cosa che il Comune di Pz ha ben capito nell’accellerare il piano del Conai”.
E l’assessore comunale all’ambiente, Pasqule Pepe, si è detto “esterrefatto dall’ordinanza dell’Ente parco e dalla motivazione che l’ha ispirata.” “Si tratta – ha detto Pepe – di un impianto di trattamento dei rifiuti e non di un campo da bocce. Non è possibile che dopo anni di attività il Parco se ne accorga. Non si è verificata nessuna situazione di emergenza che giustifichi l’atto. Propporemmo in deroga alla normativa– ha concluso Pepe – tanto alla Regione quanto alla Provincia, che venga immediatamernte messo in moto il nostro impianto pubblico di vallone Calabrese.”
La situazione sembra dunque precaria e delicata, con un nuovo S.O. S. Rifiuti alle porte.