Traffico di rifiuti in Basilicata. Proseguono le indagini.
E’ attesa per mercoledì prossimo, 27 dicembre, la pronuncia del Tribunale del Riesame di Potenza in merito alle dodici persone coinvolte nell’inchiesta della Procura del capoluogo di regione sulla presunta associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, alla truffa e al falso ideologico per la spazzatura proveniente, nella stazione di trasferenza di Tito, dai 28 comuni del bacino Potenza Centro.
Quattro e mezzo i milioni di euro che sarebbero stati frodati smaltendo rifiuti in discariche regionali ma senza vagliatura, utilizzando quindi codici diversi rispetto a quelli previsti dalla legge.
Secondo quanto si apprende quest’oggi dalla carta stampa, ieri il gip avrebbe terminato gli interrogatori di garanzia confermando l’impianto accusatorio e revocando soltanto gli obblighi di firma e le interdizioni, mentre restato in carcere i tre imprenditori arrestati, Agoglia, Castellano e Guida, e le altre due persone ai domiciliari, Papaleo e Longo.
Nella giornata di domani, però, potrebbero arrivare altre novità. I legali difensori, intanto, parlano di un quadro accusatorio debole già chiarito dai loro assistiti.