Alluvione: nuova protesta di Terre Joniche
Matera. La messa in sicurezza del territorio e il risarcimento delle aziende colpite dall’alluvione dello scorso primo marzo sono due facce della stessa medaglia. Ne è convinto Gianni Fabbris del movimento Terre Joniche che in prefettura ha accompagnato i rappresentanti dell’azienda ortofrutticola Serra Marina a rischio chiusura proprio a causa degli ingenti danni subiti. Durante l’incontro, a cui hanno partecipato il capo di gabinetto della prefettura, Francesco D’Alessio, il sindaco di Bernalda, Leonardo Chiruzzi, l’assessore all’agricoltura del Comune di Montescaglioso, Francesco Palazzo, è emersa la volontà della Prefettura di sollecitare la convocazione di una riunione urgente della “cabina di regia”, istituita dalla Regione Basilicata proprio per affrontare il tema alluvione nel Metapontino, e l’ accelerazione delle procedure per il finanziamento di una ordinanza ministeriale, che consenta di destinare risorse per gli interventi del commissario straordinario per la Basilicata. Intanto è stato chiesto ai parlamentari lucani di lavorare alla presentazione di un emendamento al Piano di sviluppo che consenta alle Regioni di utilizzare risorse proprie nelle situazioni di emergenza. Fabbris ha rimarcato l’impegno del comitato per garantire equità nella distribuzione delle risorse come accade nelle altre regioni come il Veneto attraverso una mappatura certificata delle aziende che hanno subito danni. Intanto tra il 30 giugno ed il 1 luglio organizzeranno una nuova manifestazione di protesta a quattro mesi dall’alluvione.