Angelo Calculli si dimette dal Distretto del Mobile Imbottito

Il dimissionario Angelo Calculli ed il Presidente del Distretto Tito Di Maggio
Matera. La cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso, ovvero la causa scatenante delle dimissioni dell’avvocato Angelo Calculli dal Comitato di distretto,“va ricercata nei recenti fatti giornalistici”. Le accuse di pessimismo cosmico “da parte di aziende del Distretto Matera –Montescaglioso” seppure “accettabili nel contenuto” non risponderebbero alla verità. Per queste ragioni Calculli prima a mezzo stampa e poi in sede di riunione ordinaria del distretto aveva chiesto il disconoscimento pubblico ma la risposta del Presidente Tito Di Maggio ha confermato quanto espresso sui giornali. Le motivazioni reali però per l’Avvocato Calculli son o ben altre ascrivibile senza ombra di dubbio ad un dissenso verso la gestione dell’Organismo distrettuale. “Il Distretto di Matera – Montescaglioso” scrive nella lettera rivolta a Tito Di Maggio “è accompagnato verso una “decrescita serena” da un coordinamento a dir poco completamente vuoto di contenuti, improvvisato e privo di qualsiasi pianificazione”. L’invito è quello di rendere pubblici i verbali delle riunioni di distretto per dar conto di “una attività che ci ha visto spendere tempo, nel pieno di una crisi industriale epocale, a discutere di “sedi per il distretto”, di “ arredi per la sede”, di cariche subalterne alla Sua ( vice presidenze), di inutili eventi fieristici passivamente subiti dall’ICE fino alla scuola di Design che in questo momento rappresenta l’unico Suo interesse nel Distretto ma che avrebbe solo due finalità: spendere soldi pubblici ( che probabilmente meriterebbero altra e ben più consona destinazione), occupare qualche “colletto bianco” e formare mano d’opera intellettualmente qualificata purtroppo, però, da esportare in luoghi o aree geografiche dove il vigore ed una attività industriale più sana gli consentirebbe di trovare adeguata collocazione ed occupazione. Mai abbiamo dibattuto sul delicato ma pregnante tema della concorrenza sleale. Mai un solo accenno, se non velato e, oserei dire, timoroso verso il mancato supporto del sistema creditizio, dell’inattività ed inoperosità della politica regionale e di governo verso un settore che vive una inarrestabile cancrena: un solo sprazzo di vita in occasione della visita della commissione senatoriale delle attività produttive”. Nulla di fatto neanche per la Nicoletti e dopo illustrato la propria idea di distretto attivo Calculli dice di essere sereno e di voler continuare il suo impegno per il settore e conclude “Non credo,in un distretto governato dall’individualismo e soprattutto da chi la crisi non la vive direttamente sulla propria pelle, da chi non è profeta in patria e da chi non riesce a comprendere quanta differenza vi sia tra gestire un Distretto i crisi e gestire un Distretto in pieno vigore economico.